Il periodo di fine anno e l’inizio di un anno nuovo mi fanno pensare a una cosa: il tempo.
Il tempo passato, vissuto in tutte le sue sfaccettature a volte sotto le sembianze di ricordi fatti di emozioni belle, a volte invece dolorose.
Chiamiamolo forse fare un punto della situazione, una verifica del nostro vissuto, dei nostri anni passati ma sempre e comunque quel qualcosa di inarrestabile che sempre e comunque passa: il tempo.
Tempo passato per le persone anziane che stanno giungendo alla fine della loro vita.
Tempo appena iniziato in un neonato che si è affacciato alla vita.
Tempo che si interrompe troppo presto per molti giovani e tempo che non finisce mai per farti vivere nel rimorso.
Tempo di quando siamo bambini e vorremmo essere già grandi per poter fare le cose dei grandi.
Tempo di quando invece grandi lo siamo e ci piacerebbe ritornare bambini.
Tempo che non passa mai quando siamo costretti a fare un lavoro che non ci piace.
Tempo che passa troppo in fretta quando siamo assieme alle persone a noi care.
Tempo che vorremmo si fermasse quando aspettiamo l’ esito di un qualcosa che ci potrebbe segnare e nello stesso tempo desideriamo sia già alle nostre spalle con il risultato di essere ancora sereni.
Sempre e comunque il TEMPO.
A Maria piacciono tantissimo i libri e fra questi ce ne è uno intitolato:
SCRICCIOLO e ORSETTO in cerca del tempo perso.
E’ proprio vero che i libri per i bambini sono fatti per noi adulti, per noi genitori.
Racconta la storia di due amici, Scricciolo un uccellino molto meticoloso nelle sue cose e in special modo puntuale nelle sue abitudini come mangiare una mela a mezzogiorno, e Orsetto alla ricerca del tempo perso che non gli ha permesso di andare a trovare la sua nonna, e che non riesce a capacitarsi di dove e come lo ha smarrito.
Giungeranno entrambi alla conclusione che dedicare momenti della nostra giornata alle cose semplici come chiacchierare con un amico, farsi quattro risate, e seguire i propri pensieri non è assolutamente tempo perso, anzi, e che aiutare il proprio amico in questa ricerca anche se non lo farà mangiare puntualmente, cosa alla quale tiene tantissimo, non è stato tempo perso.
Quante volte cerchiamo di incastrare più cose possibili nell’ arco della giornata a scapito di cose molto più importanti…quante volte abbiamo detto vedendo dopo tantissimo tempo un nostro vecchio amico:” Ma dai che bello averti incontrato, scusami ma devo scappare…magari, adesso che ci siamo incontrati, sicuramente ci rivediamo con un po’ di calma...” convinti che questo succederà…
Certo, ci sono delle priorità, ma non può essere tutto prioritario!
Quante volte abbiamo detto:”Ci vorrebbe una giornata non di 24 ma di 48 ore“… ma, aggiungo io, per fortuna ciò non è possibile.
Forse a qualcuno questa mia affermazione potrà sembrare fuori luogo, un’ “eresia”, ma pensiamoci bene, fermiamoci un attimo e riflettiamo, prendiamoci il nostro tempo… non è del tutto sbagliata…
Maria ha iniziato a camminare da sola a 6 anni, si è presa il suo tempo e quando ha deciso si è lasciata andare e adesso corre, come se corre!!
Non facciamo mille buoni propositi per il nuovo anno, ma viviamolo pienamente prendendoci il nostro tempo…il resto, poco o tanto ci riempirà e ci farà sentire vivi!!
BUON 2017!!